Edinei Santin, quadrisnipote di Nicolò & Giacoma Santin
Pubblicato nel Bollettino delle Comunità di Coltura, Mezzomonte, Polcenigo e S. Giovanni di Polcenigo - Dicembre 2013
Per capire meglio questo articolo bisogna tornare indietro 129 anni, a 1884. Nel dicembre di quell'anno, la famiglia di Nicolò Santin e Giacoma Santin (marito e moglie con lo stesso cognome e, ancora di più, lo stesso soprannome: Canal), riceveva del Comune di Polcenigo il passaporto per partire per Sud America, precisamente per Brasile. Con i loro cinque figli: Vincenzo Giuseppe, Ferdinando, Angelo, Maria ed Antonio Isidoro, questa famiglia di origine mezzomontina imbarca nel Porto di Genova su il vapore Coventina. In Mezzomonte restavano un bambino di nome Arcangelo, ma questo in cimitero, morto precocemente dopo 9 mesi di vita, e probabilmente molti amici e conosciuti.
Nel 17 gennaio 1885 loro arrivano nel Porto di Rio de Janeiro, Brasile, e nel 25 dello stesso mese a Porto Alegre, nello stato brasiliano del Rio Grande do Sul (vicino Argentina ed Uruguay). Ma è stato necessario più 18 giorni, quindi quasi due mesi dalla partenza a Genova, per arrivare al destino finale: un piccolo pezzo di terra per colonizzare nella città che oggi si chiama Monte Belo do Sul, anche questa nel Rio Grande do Sul, circa 140 km di Porto Alegre. Questo ultimo percorso è stato fatto in barca, ma anche un bel pezzo a piedi. Sicuramente loro avevano una buona salute, altrimenti non avrebbero completato questo lungo ed estenuante viaggio.
Dopo alcuni anni, con i matrimoni dei figli, il piccolo pezzo di terra è insufficiente per tutti, e la famiglia, a eccezione della figlia Maria, si sposta circa 60 km al nord-ovest. Alcuni anni più tardi, intorno 1913, questo fenomeno si ripete, e la famiglia si stabilisce in maggioranza nella città di Marau, nel nord del Rio Grande do Sul, e rimane li fino ad oggi. Quindi, la maggioranza dei discendenti di Nicolò e Giacoma Santin in questi giorni vivono nel nord del Rio Grande do Sul, ma si sa che ci sono altri discendenti che vivono in altre regione del Brasile, come Santa Catarina, Paraná e Brasília, e altri che vivono in altri paesi sud-americani, per esempio, in Chile. Questi ultimi sono frutti della avventura del figlio Ferdinando, che a emigrato con la sposa e il figli per il Chile nel inizio del Novecento, ma tornato in Brasile circa 10 anni più tardi, no senza lasciare figli sposati in quello paese.
Questo brevissimo racconto dimostra i passi dei miei antenati da Polcenigo a Marau. Adesso, prima di scrivere sul mio incontro con le radici, credo essere informativo scrivere alcune parole su l'autore di questo articolo e sue motivazioni per conoscere la città natale dei suoi antenati. Sono nato a Marau, nel 1986, e mi sono laureato in Ingegneria Elettrica nel 2008, nella Universidade Federal de Santa Maria, Brasile. Dal 2009 sono a Lisbona, Portogallo, a causa del mio Dottorato di Ricerca in Microelettronica (circuiti integrati), nella Universidade Nova de Lisboa, che ormai è quasi concluso.
Alla fine del 2012, dopo un paio di informazioni che ho raccolto degli miei familiari, ho deciso di creare un sito web per raccogliere e condividere le informazioni dei discendenti di Nicolò e Giacoma Santin. L'idea era quella di costruire un “puzzle” della storia della famiglia con la collaborazione spontanea dei discendenti che navigano attraverso il web. Se ogni di questi potrebbe collaborare con un piccolo pezzo, allora avremmo un grande puzzle alla fine. Con il rilascio del sito, molte persone, discendenti o non, mi hanno contattato e il mio interesse sull'argomento è aumentato giorno dopo giorno, contatto dopo contatto. Uno di questi contatti fu da Giovanni Mezzarobba detto Gambin, da Mezzomonte. Giovanni gentilmente ha condiviso informazione su Mezzomonte, e stuzzicato la mia curiosità su il piccolo paese, che all'epoca era già significativa.
Con questo stimolo da Giovanni, ho deciso di visitare Polcenigo nel scorso ottobre per otto giorni. Il mio obiettivo era quello di conoscere il luogo e le persone, di trovare alcuni antichi documenti di famiglia e fare qualche fotografie, e di mangiare alcune castagne nella Sagra della Castagna.
Arrivando a Polcenigo, ho soggiornato a Palazzo Scolari e dunque il mio primo contatto personale con polcenighesi è stato con Anna Salice. Anna mi ha ricevuto con grande ospitalità e cordialità, che mi ha fatto sentire come arrivato a casa mia. Questo modo affettuoso di ricevere le persone è, per fare una comparazione, molto simile a quello degli immigrati italiani in sud del Brasile. L'intero soggiorno a Palazzo Scolari è stato meraviglioso.
Nei vari giri di bicicletta per Polcenigo, ho visitato, goduto i belli paesaggi ed assaporato la buona gastronomia di tutte le frazioni, a eccezione di Mezzomonte, perché per questa ultima ho imparato per esperienza, ormai al mezzo della montagna, che è più conveniente utilizzare la macchina. Così, con la buona volontà di Giovanni Mezzarobba, ho visitato Mezzomonte (il luogo esatto di nascita dei miei antenati) nei dettagli durante tre giorni. Ho andato alla chiesa, al cimitero, in questo ultimo per vedere se alcuni dei miei antenati c'erano ancora lì, ma purtroppo non erano, e ho osservato soprattutto le vecchie case e il terreno, cercando di immaginare come i miei antenati vivevano lì, che difficoltà loro affrontavano, ecc. Ho anche partecipato alla Sagra della Castagna, che oltre ad una buona festa per mangiare e divertire, è stata un buon posto per parlare e interagire con le persone. Questa interazione, nonostante il mio cattivo italiano, fu molto amichevole ed informativa.
Sempre con Giovanni, ho anche visitato al Museo dell'Emigrazione a Cavasso Nuovo. In questo museo, nella sezione dei pionieri nelle campagne del Brasile e dell'Argentina, ho trovato un rapporto, con fotografie, sulla famiglia di Nicolò e Giacoma. Quindi, più una bella sorpresa di questo mio viaggio.
Come ho detto prima, uno dei obiettivi della visita era anche trovare alcuni documenti antichi: certificati di nascita e di morte, atti di matrimonio, ecc., per conoscere ancora di più sulla storia della famiglia, e anche per condividere questa conoscenza sul sito web. A tal fine, ho visitato la Chiesa San Giacomo Apostolo per due pomeriggi e contato con la gentile ed utile collaborazione di Mario Cosmo. Vedere quelli libri con cento, duecento oppure più anni e ben conservati fu qualcosa di affascinante, meglio ancora che questi libri antichi avevano infatti informazioni sul miei antenati. Al fine del mio soggiorno, ho anche avuto l'opportunità di incontrare, anche se molto brevemente, lo scrittore Alessandro Fadelli, che me ha regalato un libro sul il fenomeni migratori polcenighesi.
Per finire questo piccolo articolo, vorrei dire che il mio incontro con le radici è stato memorabile. Anche, vorrei ringraziare ancora una volta le persone che mi hanno ricevuto tantissimo bene a Polcenigo. Sicuramente tornerò in futuro, se ho la possibilità, e, per quei interessati a visitare el Rio Grande do Sul, sarebbe un piacere restituire (o almeno cercare di restituire) la ospitalità ricevuta da voi. L'indirizzo del sito web citato in questo articolo è: https://sites.google.com/site/nicolosantingiacomamezzarobba/.
Cordiali saluti!
Nota Redazionale: Si è preferito lasciare l'originale senza correzioni perché il testo è chiaramente comprensibile... pensando a quanti errori ortografici e sintattici commetteremmo noi se scrivessimo in portoghese!